Elettrodomestici e frigoriferi commerciali a fine vita si trasformano in nuovi prodotti

Scopriamo come la necessità di un corretto smaltimento generi opportunità e richieda nuovi comportamenti. 

La preoccupazione per il corretto smaltimento e il potenziale riutilizzo di componenti e materiali generati da prodotti a fine vita sta crescendo in tutto il mondo di giorno in giorno e va affermandosi oggi un nuovo concetto che va oltre il riciclo. Si tratta di un importante cambiamento nel modo di utilizzare e allocare prodotti: il loro smaltimento a fine vita genererà nuovi componenti e materiali che a loro volta genereranno nuovi prodotti per svariati utilizzi. Questo cambiamento impatta  fortemente il mondo della refrigerazione e già se ne intravvedono i suoi effetti nel settore. Per questo i frigoristi, i rivenditori e altri professionisti dell’area devono prestare attenzione, informandosi e adottando corretti comportamenti quando sono coinvolti con lo smaltimento dei frigoriferi, parti e componenti che non si possono ancora considerare come definitivamente giunti alla fine del loro ciclo vitale. Il momento attuale richiede un nuovo modo di pensare e agire. 

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Cos’è l’impronta ecologica?

La nuova era nei supermercati e il suo impatto sulla refrigerazione.

Un modello che si sta rafforzando è denominato Economia Circolare: dare priorità al recupero dei materiali per creare nuovi prodotti in altri processi industriali. Allo stesso tempo si evita lo spreco, si riduce il consumo e l’estrazione di risorse naturali e si generano meno residui di lavorazione. L’economia circolare comporta benefici economici e ambientali, oltre a stimolare l’innovazione. Le condizioni attuali sono molto propizie per l’adozione di nuove abitudini e comportamenti collegati a questi aspetti. 

L’Embraco usa la propria esperienza per iniziare un nuovo business. L’Embraco ha creato il Nat.Genius, un nuovo business basato sul concetto di economia circolare. L’obiettivo è trovare soluzioni tecnologiche e innovative per il riciclaggio di elettrodomestici e frigoriferi commerciali giunti a fine vita. Questo processo è ben noto all’impresa, che ha oltre venti anni di esperienza nel recupero dei compressori e nel corretto smaltimento dei materiali e componenti che li compongono. Il programma Top Verde (Top Green), che ha permesso la raccolta di milioni di compressori obsoleti, ne è l’esempio maggiormente conosciuto. Il grande potenziale di mercato in Brasile ha motivato l’impresa ad investire in questa area in quanto non esistono ancora soluzioni e infrastrutture sufficienti per trattare adeguatamente le necessità di questa industria. Oltre all’esperienza e al proprio legame con la sostenibilità, l’Embraco può contare su un importante punto di forza: un team di circa 500 esperti professionisti altamente qualificati nell’area di Ricerca e Sviluppo. La conoscenza accumulata in ingegneria dei materiali e chimica, come pure la collaborazione con importanti università, permette all’impresa di avere l’esperienza necessaria per trovare le soluzioni più innovative. Nei suoi laboratori, l’Embraco sta già sviluppando nuovi prodotti, ridando valore a ciò che oggi è scartato o commercializzato come rottame. Il Nat.Genius si può già definire un successo e un esempio di buona pratica legata al ciclo di vita.

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IL COMPITO DEL FRIGORISTA. I frigoristi spesso ricevono dai propri clienti la richiesta di portare via le parti e i componenti che sono stati sostituiti (come il compressore) e a volte persino il frigorifero qualora il proprietario ritenga non conveniente farlo riparare. Di conseguenza i frigoristi sono i responsabili per trovare la corretta soluzione per la destinazione di questi materiali. Non  possono essere gettati nell’immondizia ordinaria o abbandonati all’aperto per l’elevato rischio di contaminazione ambientale (l’olio e alcuni fluidi refrigeranti ne sono un esempio). 

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